Scienza: tutte le scoperte nascoste

Scienza- tutte le scoperte nascoste

Quante scoperte che avrebbero rivoluzionato, semplificato o migliorato il nostro stile di vita sono state affossate? Quanti scienziati sono stati dimenticati e di quanti non è stato valorizzato il lavoro? Quanti nel mondo della scienza sono stati accusati di “cialtroneria” o “ciarlataneria”?

Nel corso della storia, numerosi uomini di scienza sono stati derisi  per il loro stile, il loro abbigliamento, la loro igiene personale, o chissà cos’altro. Quanti sono stati seriamente considerati per le loro idee? O peggio ancora messi “al rogo” o fatti sparire per sempre, insieme alle loro scoperte? Ecco qualche esempio.

 IL MONDO DELLA SCIENZA E I “PERSONAGGI” CHE SONO STATI OSCURATI

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Louis Kervran, scienziato francese

Ha dimostrato che le galline, se private completamente di calcio dalla dieta, erano comunque in grado di produrre uova compiendo una vera e propria trasmutazione “alchemica” della materia. Ovvero generando calcio a partire da altri elementi chimici, una reazione inspiegabile per la fisica ufficiale. Per la quale ovviamente il ricercatore ha preso una grossa svista.

Louis Kervran

Dayton Miller, fisico e astronomo americano.

Nato nella seconda metà dell’Ottocento, fece oltre 200mila misurazioni in trent’anni per dimostrare che esiste un’energia nell’etere. Smentendo così il famoso esperimento di Michelson-Morley. Al contrario, costui aveva negato nel modo più assoluto l’esistenza di energia nel vuoto. Nonostante un numero così impressionante di esperimenti, nessuno gli diede credito.

Dayton Miller energia nel vuoto

Ancora oggi,  c’è qualche scienziato che conferma l’esistenza di “qualcosa” che pervade ogni luogo dell’universo. Ciascuno l’ha chiamata con un nome diverso (energia del vuoto, etere, orgone, spirito, dio…). Ma si tratta fondamentalmente dello stesso concetto, che per la scienza accademica rimane solo una “credenza pseudo-scientica”.

Ettore Majorana, giovane ordinario di fisica teorica all’Università di Napoli negli anni Trenta

Partendo da intuizioni teoriche molto geniali, aveva messo a punto un macchinario in grado di estrarre energia dal “ribollire del vuoto”. In pratica, era riuscito a ingabbiare e rendere disponibile quell’energia dell’etere scoperta e confermata dagli esperimenti di Dayton Miller. Majorana scomparve misteriosamente nel 1938.

Ettore Majorana

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RUPERT SHELDRAKE E LA TEORIA DEL CAMPO MORFOGENETICO

Rupert Sheldrake, biologo e saggista britannico, autore del libro “Sette esperimenti per cambiare il mondo”, tuttora in vita, è il teorizzatore del “campo morfogenetico”, o “risonanza morfica“. Questo implica un universo non meccanicistico. Governato da leggi che sono esse stesse influenzabili e soggette a cambiamenti.

Rupert Sheldrake campo morfogenetico

Secondo le sue teorie, ogni membro della specie attinge alla “memoria collettiva” (o “campo morfogenetico”), e si sintonizza con tutti gli altri membri della specie. Contribuendo a sua volta all’ulteriore sviluppo della specie stessa e a “modificare” le sue leggi e la sua evoluzione. Le sue teorie spiegano anche fenomeni “paranormali” e spiegano come meccanismi tipici della fisica quantistica possano riprodursi anche nel mondo umano.

Quando Sheldrake parlò per la prima volta di “campo morfogenetico”, la rivista “New Scientist” lo definì come «il miglior candidato al rogo» (dopo Reich). Di recente è intervenuto in occasione di “TED” (una serie di conferenze organizzate per diffondere “nuove idee”). Qui con leggerezza e humor inglese Sheldrake smontava uno a uno molti dei paradigmi più diffusi della “Scienza” ufficiale. Conseguenza: è stato “bannato”, cioè “censurato” e rimosso dal sito. Forse perché le sue idee sono ancora “troppo nuove” per essere diffuse.

PIERLUIGI IGHINA E L’ATOMO MAGNETICO

Mentre Reich sperimentava macchinari per modificare il clima, anche in Italia c’era qualcuno che faceva qualcosa di simile. Sto parlando di Pierluigi Ighina, allievo di Guglielmo Marconi. Da giovane si interessò allo studio della natura, delle forze motrici e dell’elettromagnetismo. Le sue ricerche lo portarono a delineare il concetto di ritmo magnetico Sole/Terra e alla scoperta di quello che chiamava “atomo magnetico”.

Pierluigi_ighina

Secondo Ighina, al centro del sole vi sarebbe un cuore magnetico che pulsa al ritmo del cuore umano. Ighina riteneva che tramite l’applicazione della “filosofia della spirale”, si sarebbe potuta migliorare la vita dell’uomo. Il tutto attraverso la costruzione di “artefatti elettromagnetici“.
E difatti egli stesso presentò diverse invenzioni. Per mezzo delle quali sarebbe stato possibile: rigenerare cellule morte, allontanare i terremoti (progettò una “valvola antisismica”) e allontanare o avvicinare le nuvole (così come faceva Reich).

Molti testimoni riportano che Ighina, vivendo vicino a Imola ed essendo infastidito dal rombo dei motori delle Formula Uno, durante il Gran Premio, di proposito attivava il suo macchinario per procurare precipitazioni atmosferiche. E così, dopo pochi giri dal via, i piloti erano costretti a fermarsi ai box e a sostituire le gomme, a danno dello spettacolo e della gara. Altri ricordano anche di un terremoto che coinvolse le zone del Modenese. Ma non investì la vicinissima città di Imola, dove Ighina viveva e dove aveva installato la sua “valvola antisismica”.

Ighina, però, a differenza di Tesla, cercò sempre di evitare il clamore della stampa, portando avanti i suoi esperimenti e le sue ricerche in modo appartato. Non brevettò mai le sue apparecchiature, né tentò di ricavarci del profitto. Forse fu questo il motivo per cui riuscì a vivere oltre i novant’anni e a morire di vecchiaia. Anche le sue scoperte vennero dimenticate.

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