
Tutti gli esseri umani fanno parte di una coscienza collettiva più grande che li comprende e li mette in interconnessione tra loro: a conferma anche uno studio effettuato dalla prestigiosa Università di Princeton.
Del concetto di Coscienza Collettiva o Globale già si era sentito parlare da tempo in quegli ambienti cosiddetti “informali” perché spirituali o comunque non legati alla scienza tradizionale, dove emergono verità interessanti e fondamentali purtroppo spesso taciute per meri interessi economici.
Questa volta invece ci troviamo di fronte ad un piacevole colpo di scena, in quanto è proprio l’Università di Princeton ad aver approfondito la questione attraverso una ricerca portata avanti per 14 anni. Questo studio, denominato Global Consciousness Project, avrebbe analizzato i dati provenienti da elaboratori informatici sparsi in tutto il globo in relazione all’impatto di eventi collettivi che avrebbero coinvolto o sconvolto l’umanità sotto diversi aspetti.
Gli esseri umani sono collegati tra loro e la Coscienza Collettiva devia le risposte dei computer.
Ciò che emergerebbe in maniera evidente è che tutti gli esseri umani sono collegati tra loro e che il sentire collettivo sia in grado addirittura di “modifcare” le risposte dei computer.
Una ricerca che va avanti da 14 anni e che è stata resa possibile attraverso la predisposizione di 144 generatori di numeri casuali, denominati “Eggs”, ossia uova, in ogni parte del mondo.
Il compito principale di questi generatori consiste nel creare costantemente i numeri “0” e “1” in maniera casuale e di formulare in anticipo previsioni sui numeri casuali che stanno per generare. In base ai principi della “Casualità Prevista”, sono in grado di misurare la frequenza delle coincidenze fra i numeri casuali estratti e le ipotesi pronosticate ad essi relative. Più semplicemente: prima cercano di indovinare se uscirà “0” oppure “1”, estraggono uno dei due numeri e infine verificano le volte in cui la previsione si è rivelata corretta.
Secondo le leggi della statistica, dopo un elevato numero di tentativi, in genere i risultati si stabilizzano intorno alla probabilità del 50/50. Fatto che non si è verificato quando le “Uova” erano monitorate contemporaneamente durante eventi importanti per la coscienza dell’umanità.
Un’anomalia significativa, in quanto i dispositivi iniziavano ad indovinare un considerevole numero di risultati allontanandosi moltissimo dai parametri di attendibilità statistica. Queste variazioni continuarono ad essere riscontrate e monitorate ogni qual volta accadevano disastri aerei, eruzioni vulcaniche, tsunami ed eventi come la cerimonia di apertura delle Olimpiadi.
La Mente Umana Collettiva
A capo del Global Consciousness Project, troviamo il Dr. Roger Nelson che continua ancora oggi a registrare dati del tutto sorprendenti in quanto completamente fuori dal calcolo delle probabilità.
Altro aspetto rilevante è che queste conoscenze potranno essere utilizzate come modelli di riferimento per poter dare inizio ad una nuova ricerca sulla coscienza che fino ad ora sembrava quasi impossibile e ad esclusivo appannaggio di gruppi considerati new age.
Lo stesso Marco Fincati, ideatore del Metodo RQI e co-fondatore di Q Institute, era giunto già da tempo alle medesime conclusioni riguardanti la coscienza collettiva ideando addirittura il Q Project.
Un Progetto che dimostra che attraverso lo stato in coerenza di un certo numero di persone è possibile trasformare la coscienza collettiva di un intero territorio. E quindi anche la sua realtà globale.
Guarda qui il Video dell’intervista a Marco Fincati:
Articolo a cura di Catia Demonte
Fonte: hearthaware.wordpress.com

Scopri subito cosa sono il Q PROJECT® e il Metodo RQI®
COMPILA IL MODULO E RICEVI SUBITO LE VIDEO-LEZIONI GRATUITE RQI